03 Lug 2018

Eventi e Formazione

In occasione del seminario che precede la pausa estiva, Claudia Napolitani ci condurrà attraverso il suo procedere nella riflessione e nella ricerca antropoanalitica, mostrando le molteplici connessioni, accennate ma non del tutto sviluppate da Diego Napolitani, tra la più nota teoria degli Universi Relazionali e le recenti elaborazioni sulla Coscienza.

 

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Profilo Storico e Scientifico della SGAI

La Sgai Nazionale è stata fondata dai fratelli Fabrizio e Diego Napolitani nel 1986. Fabrizio Napolitani negli anni ’50 lavora presso la Clinica Bellevue diretta da Ludwig Binswanger. Qui, nel luogo della Dasein-analyse, dell’analisi esistenziale concepita dal fondatore della psichiatria fenomenologica, egli trasformerà il reparto psichiatrico a lui affidato in una Comunità Terapeutica. Trasferitosi a Roma crea la prima Comunità Terapeutica in Italia. Contemporaneamente a Milano Diego Napolitani adotta il modello della Comunità Terapeutica in ambito pubblico e privato, dando così inizio alla ricerca sui gruppi. Tale ricerca acquista sempre più dignità scientifica a partire dal 1982 quando Diego Napolitani presenta a Copenhagen nel V° Congresso Internazionale di Psicoterapia di Gruppo l’iniziale traccia di un suo modello teorico definito “Multiverso relazionale”. In tale modello viene abbandonato definitivamente ogni riferimento al modello pulsionale e adottata la visione strutturalmente collettiva della mente. Questa originale teoria parte dalle proposte relazionali di S. Freud e della sua scuola, in particolare si avvale dei contributi di Ferenczi, Fairbairn, Guntrip, Winnicott, Bion; approfondisce il modello teorico-metodologico di Foulkes, sviluppandone il concetto di matrice, per approdare al pensiero ermeneuticofenomenologico. Il presupposto teorico della gruppoanalisi è che l’uomo è portatore della propria tradizione e l’analisi degli aspetti cognitivi, affettivi e comportamentali si sviluppa in una prospettiva storica, implicitamente gruppale. Non esiste un individuo e un gruppo. L’individuo è un gruppo perché tutto ciò che concerne l’aspetto relazionale richiama il concetto di ambiente. Per ambiente s’intende non tanto un gruppo di persone, quanto l’insieme dei fenomeni all’interno del quale un gruppo di persone sviluppa determinate relazioni.